Con l’arrivo della bella stagione la circolazione del sangue, per gambe e piedi, può diventare problematica. Accade spesso che con i primi caldi gli arti inferiori tendano a gonfiarsi e a diventare doloranti.
Questi fastidiosi problemi non rappresentano soltanto una condizione estetica e psicologica ma un problema sanitario con conseguenze anche gravi in termini di disagio, dolore e oggettivo peggioramento della qualità della vita.
L’insufficienza venosa
È un disturbo molto diffuso che colpisce soprattutto le donne: la gravidanza e un uso precoce della pillola anticoncezionale sono alcune delle cause più frequenti, si stima che circa un quarto della popolazione femminile nei paesi industrializzati ne soffra.
Non è tuttavia una malattia prettamente femminile, studi epidemiologici mostrano che dopo i 50-60 anni di età le differenze tra i due sessi si riducono.
I principali fattori di rischio sono:
- sedentarietà
- aumento di peso e l’obesità
- ereditarietà disturbi ormonali
Inoltre possono influire:
- difetti del piede e della postura
- uso frequente di tacchi alti o troppo bassi
- stitichezza cronica
- esposizione prolungata al caldo che causa la vasodilatazione
- attività lavorative che prevedono il mantenimento della stazione eretta o della posizione seduta per tempi prolungati
Qualche cenno di fisiopatologia:
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Consigli per la prevenzione
Uno stile di vita preventivo può aiutare a contrastare l’insufficienza venosa.
Alcune buone pratiche generali possono essere:
- mantenere il peso corporeo nella norma in modo da ridurre le resistenze periferiche
- preferire una dieta leggera ricca di frutta e verdura, ovvero antiossidanti, fibre e vitamina C
- bere acqua a sufficienza e non eccedere con il consumo di sale e di alcolici
- evitare il più possibile la sedentarietà
- praticare regolarmente attività fisica, anche camminare almeno un’ora al giorno, per incrementare l’efficienza della pompa muscolare
- cercare di non stare troppo a lungo in piedi o seduti
- indossare abiti ampie freschi e calzature comode a tacco medio, 34 cm
- evitare la lunga esposizione al sole, in particolare delle gambe che porta alla vasodilatazione
- evitare bagni con acqua troppo calda
- dormire mantenendo i piedi più alti rispetto alla testa
Il mondo vegetale è ricco di composti potenzialmente utili per la salute delle nostre gambe, come i flavonoidi estratti dal ribes nero, dal mirtillo e dalle foglie di vite rossa, e le saponine come l’escina estratta dai semi dell’ippocastano.
Sotto forma di integratori che possono prevenire ed eventualmente ridurre efficacemente le problematiche legate ad una cattiva circolazione.
Approccio terapeutico
Differenti terapie per contrastare l’insufficienza venosa
in alcuni casi i sintomi possono essere alleviati con accorgimenti non invasivi:
- Interventi sulle abitudini e lo stile di vita
- Applicazione di preparati topici
- Assunzione di preparati sistemici
- Impiego di calze elastiche
Secondo lo stadio di insufficienza venosa e la gravità dei sintomi al paziente sarà raccomandata dal medico una terapia farmacologica e/o di compressione oppure un intervento più radicale sulla vena danneggiata, come la scleroterapia o la chirurgia.
Qualunque sia la terapia indicata, l’intervento precoce è fondamentale per il buon esito del trattamento.
I punti di attracco per un trattamento farmacologico dell’insufficienza venosa si rifanno da un lato all’origine della problematica e cioè agli aspetti infiammatori, soprattutto a livello capillare, e dall’altro al tono venoso.
Vengono utilizzati i così detti venotonici in grado di aumentare il tono venoso, ridurre l’entità dell’infiammazione e della permeabilità capillare. Tali effetti portano a una riduzione della sintomatologia, in particolare l’edema e il dolore.
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