La gravidanza determina nella donna una serie di alterazioni umorali e fisiche che favoriscono l’insorgenza o la manifestazione di patologie venose latenti.
Nel primo trimestre l’aumento del progesterone produce venodilatazione, si iniziano a manifestare i primi sintoni di gambe stanche, pesanti e possono comparire capillari e vere e proprie varici.
Nel secondo trimestre il progressivo sviluppo dell’utero determina una compressione delle vene pelviche.
Si ha un peggioramento generale della circolazione e può comparire edema.
Nel terzo trimestre inizia uno stato di peripercoagulabilità in prossimità del termine per la fisiologica preparaizione al parto. Le dimensioni del feto peggiorano i fenomeni compressivi.
E’ in questa fase che i soggetti più a rischi possono manifestare episodi flebotrombotici.
Per la maggior parte dei principi attivi che abbiamo visto fino a qui, anche se di origine naturale, non ci sono dati riguardo alla sicurezza in gravidanza, quindi non devono essere assunti se non sotto stretto controllo medico.