Oltre ai pappataci (trattati in questo precedente articolo) i nostri amici a quattro zampe possono essere infestati anche da pulci e zecche, che sono i parassiti più comuni. Oltre alla sottrazione di sangue, possono trasmettere all’animale delle malattie malattie batteriche e virali.
LE PULCI
Le pulci sono insetti che si nutrono di sangue. Saltano da animale in animale e anche l’uomo può essere infestato del proprio cane o gatto se il livello di infestazione è elevato.
Come riconoscere l’infestazione da pulci? Il nostro animale sentirà un forte prurito, si gratterà in tutto il corpo, specialmente sulla pancia, intorno al collo e nella parte posteriore.
Anche in questo caso, occorre somministrare un prodotto antiparassitario sia sull’animale infestato che su eventuali altri amici a quatto zampe conviventi. Sarà anche necessario trattare gli ambienti dove l’animale vive.
LE ZECCHE
Anche le zecche si nutrono del sangue dell’animale al quale si attaccano.
La zecca del cane può trasmettere malattie importanti agli animali e all’uomo. È un parassita molto resistente ed è attivo quasi tutto l’anno. La zecca si aggancia profondamente alla pelle dell’animale e può rimanerci anche per 10-15 giorni. La prevenzione delle infestazioni da zecche è fondamentale per proteggere l’animale e prevenire la trasmissione di agenti patogeni. Gli antiparassitari in commercio sono disponibili sia come compresse che come lozioni oppure come collari. L’utilizzo, inoltre, d’insetticidi ambientali nei luoghi frequentati dall’animale, diminuisce l’esposizione di quest’ultimo ai parassiti.
Se troviamo una zecca sul nostro amico, si può cercare di toglierla. Usando pinze apposite a punta ricurva, si afferra la zecca nel punto più vicino alla cute e con un movimento rotatorio la si estrae (non tirando semplicemente verso l’alto, altrimenti la “testa” rischia di separarsi e rimanere infilata nell’animale).
Se non ci sentiamo sicuri nel farlo da soli, meglio portare il nostro amico dal veterinario.