del Dr Massimo Generoso, Pediatra, Firenze
A che cosa serve
E’ essenziale per la normale crescita delle ossa e per la loro solidità: infatti regola il metabolismo del calcio e del fosforo e agisce sulla calcificazione delle ossa, favorendo l’assunzione di questi minerali.
Dove si trova
La vitamina D è liposolubile, cioè si scioglie in presenza di grassi. Questa vitamina si forma sulla pelle (fonte principale) mediante la trasformazione ad opera dei raggi ultravioletti del sole di un precursore della vitamina D situato sulla pelle stessa.
È stato dimostrato da alcuni studiosi che nel lattante è sufficiente l’esposizione al sole del volto e delle mani per 2 ore alla settimana per garantire un adeguato apporto di vitamina D.
Nel bambino e nell’adolescente è sufficiente l’esposizione delle mani, delle braccia e del volto per 10-15 minuti al giorno, 2-3 volte alla settimana durante il periodo estivo.
Il contenuto di vitamina D nei comuni alimenti è scarso tranne che nel pesce (salmone, sardine, sgombro, tonno, olio di fegato di merluzzo), nel tuorlo d’uovo ed è generalmente insufficiente a coprire i fabbisogni, cioè le quantità necessarie all’organismo. La vitamina D è resistente al calore.
La vitamina D, formatasi nella pelle o introdotta con gli alimenti subisce nell’organismo alcune modificazioni prima di diventare attiva.
Che cosa succede se manca
Il deficit di vitamina D è responsabile del rachitismo che causa il rammollimento e la comparsa di deformità delle ossa.
Questa malattia in Italia oggi è molto rara per effetto delle migliorate condizioni socio-economiche, delle mutate abitudini di vita e delle supplementazioni con vitamina D ai bambini.
Si osserva ancora in alcune fasce di popolazione come gli immigrati dal Nord Africa e gli adottati dall’Europa dell’Est.
Tuttavia si possono verificare manifestazioni di carenza lieve spesso non riconosciute per alterato assorbimento intestinale (come avviene ad esempio nella celiachia) o per ridotta esposizione ai raggi del sole: questa avviene durante l’inverno, quando la luce del sole è nascosta dalle nuvole o dagli inquinanti dell’atmosfera e quando i bambini stanno poco all’aperto o vengono troppo coperti.
L’effetto dell’esposizione alla luce del sole è ridotto anche nei soggetti con pelle scura.
Stati di carenza si possono verificare anche in alcune situazioni:
- malassorbimento, cioè un cattivo processo di assorbimento intestinale, come si verifica ad esempio nella celiachia
- malattie del fegato
- uso prolungato di medicine ad azione anticonvulsivante
- bambini nati prima del termine
Se la vitamina D viene somministrata, sotto forma di supplementi vitaminici, a lungo in dosi elevate può causare un’intossicazione consistente in mal di testa, perdita dell’appetito, nausea, vomito, stitichezza, aumento della frequenza e della quantità di urine emesse e aumento della pressione del sangue.
Prevenzione
Dal punto di vista pratico, è consigliabile che a tutti i bambini di età inferiore ad un anno allattati al seno sia somministrata una dose giornaliera di adeguate quantità di vitamina D (200-400 Unità Internazionali) a partire dai primi giorni o prime settimane di vita.
La vitamina D può essere eventualmente sospesa durante il periodo estivo se il lattante è esposto regolarmente al sole.
La vitamina D deve essere somministrata anche ai bambini alimentati con latte artificiale (che contiene supplementazioni di questa vitamina) soltanto se ne assumono meno di 500 ml al giorno.
DR Massimo Generoso, pediatra fiorentino, autore di 2 libri di pediatria e di numerosi articoli, molto attivo nel campo della formazione e aggiornamento
· sia dei pediatri di famiglia toscani e italiani
· sia degli insegnanti della scuola materna e asili nido del Comune di Firenze
· sia delle famiglie
Fondatore della sezione fiorentina di ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente)