Si calcola che circa il 10% della popolazione ne soffra.
Ma cos’è un’apnea notturna? È un breve momento, durante il sonno, in cui non riusciamo a inspirare sufficienti quantità di ossigeno.
Può succedere occasionalmente, ma per molte persone invece succede ogni notte: le vie aeree superiori vengono ostruite e non si riesce a respirare correttamente.
Spesso chi soffre di questo disturbo non se ne rende conto, ma sicuramente si sentirà stanco e sonnolento al mattino per aver dormito male. L’apnea notturna porta infatti a brevissimi risvegli, anche solo di pochi secondi, e il giorno successivo si manifesteranno quindi difficoltà a concentrarsi, voglia di riposare, etc.
Anche chi ci dorme accanto avrà il sonno disturbato, perché chi soffre di apnea ostruttiva tende a russare rumorosamente in alternanza ai momenti in cui manca in respiro.
Si tratta in ogni caso di un momento in cui l’organismo viene messo a dura prova, perché il battito cardiaco aumenta; se l’ossigeno nel sangue diminuisce, aumenta la pressione arteriosa sia a livello generale che a livello polmonare e il livello del sonno diventa più superficiale .
I rischi per la salute purtroppo ci sono, e possono diventare anche abbastanza gravi. Nel momento dell’apnea, gli organi non ricevono abbastanza ossigeno, il cervello e il cuore ne risentono e tutto ciò causa un forte stress a tutto l’organismo.
Chi soffre di apnee ostruttive notturne è anche a rischio di patologie quali pressione alta, malattie cardiache, ictus, ed è stata rilevata anche una correlazione con l’insorgenza del diabete di tipo 2.
Cosa fare?
La prima cosa da fare è senz’altro rivolgersi al medico di famiglia, per ottenere una diagnosi certa. Saranno necessari infatti degli esami specifici per monitorare il sonno del paziente e verificare quello che accade.
Per quanto riguarda lo stile di vita, è importante cercare di mantenere un peso idoneo, non bere alcolici e non fumare.